Nell'ambito dell'affidamento dei minori e del relativo diritto di visita nell'ipotesi di relazioni conflittuali tra figli e genitori, questi ultimi possono ricorrere alla videoconferenza, al fine di un graduale avvicinamento.
I Tribunali, nello specifico quello di Milan,o con un’ordinanza del 16 aprile 2013, ha affermato che il collegamento audiovisivo può essere utile a ricucire, gradualmente, il rapporto familiare spezzato dalla crisi coniugale. Skype può essere un’opportunità per padri e figli, in un'ottica di riconciliazione.
Nel caso di specie, due ragazze – dopo la separazione dei genitori – avevano una forte difficoltà a relazionarsi con la madre, quando presente fisicamente; neanche i servizi sociali erano riusciti a ricucire le rotture. Così il Tribunale si è affidato alle risorse tecnologiche ai fini della riconciliazione, disponendo che gli incontri tra madre e figlie avvenissero inizialmente via webcam.
Laddove il caso specifico suggerisca un graduale avvicinamento, allora ben venga anche il collegamento via web.